29/06/13

[RECE] Le nuove edizioni di Devilman e Ken Il Guerriero

Finalmente dopo diverse settimane riesco ad accaparrarmi due ristampe particolarmente interessanti uscite nell'ultimo mese, ovvero l'ennesima ristampa del Devilman di Go Nagai e l'atteso ritorno in edicola di Ken il Guerriero.
Visto che disegnare qualsiasi cosa in questo periodo pare un'impresa, ecco un resoconto delle edizioni di questi due titoli.


Contrariamente a quanto scritto QUI, la J-Pop non ha ristampato l'edizione rivisitata dallo stesso Nagai per il 40° anniversario, bensì quella uscita nel 1997*, caratterizzata dalla presenza, all'inizio di ognuno dei cinque volumi che compongono l'opera, di una manciata di pagine a colori disegnate per l'occasione dallo stesso Nagai, che arricchiscono la trama con brevi episodi sui personaggi. Chiaramente si tratta di pagine che narrativamente non aggiungono nulla alla narrazione, ma fa piacere che vengano finalmente mostrate anche nel Bel Paese.
Nonostante i volumi d/visual fossero di elevata qualità, la J-Pop non fa rimpiangere la precedente edizione. I volumi infatti sono ben confezionati, come vuole lo standard della casa milanese: sovracopertina, formato 12×17 (leggermente più piccoli del normale, come potete vedere in foto), ottima carta, stampa e rilegatura, che permette di sfogliare tranquillamente il volume senza il timore di massacrarlo. Adattamento e traduzione vengono rivisti: dopo quelli ad minchiam della d/visual, ecco quindi dei dialoghi più aderenti ai testi nagaiani. Al solito, le onomatopee vengono lasciate in giapponese (sempre-per-rispetto-agli-autori-originali) con le traduzioni affiancate in piccolo. Insomma, il prezzo (€ 7,50) è un po' altino, ma è decisamente ripagato per l'ottima cura profusa dalla casa editrice milanese. Una cosa di cui però si sente la mancanza è un fottuto editoriale. Cheddiavolo, spendere qualche parola sull'autore e/o sul fumetto non avrebbe di certo fatto male. Quindi ehi, accontentiamoci dei segnalibri presenti nei primi due volumi.


Ma passiamo ora a Ken, che ultimamente il mio lato fanboy è tornato alla ribalta (casualmente da quando giochicchio con Ken's Rage per PS3).
 
Personalmente attendevo da parecchio l'opportunità di avere finalmente la serie completa dell'opera di Buronson e Hara, visto che l'edizione Star è parzialmente introvabile (ma tra fiere ed online, qualcosa si recupera sempre) e quella d/visual è... bè, lasciamo perdere.
La Panini Comics ripropone i volumi da edicola, privi quindi delle pagine a colori della precedente edizione d/visual, ad un prezzo tutto sommato buono (€ 4,20), con periodicità settimanale. Ebbene sì, la vera novità di questa ristampa è che in allegato al Corriere dello Sport e TuttoSporc ogni lunedì ci troviamo Ken. Pensate che bellezza: una volta si demonizzava questo titolo perché induceva le persone a lanciare i sassi dai cavalcavia (perché come ben sappiamo Ken sconfiggeva i suoi avversari con la micidiale tecnica dei Cento massi dirompenti di Hokuto), mentre ora viene allegato a due famosi quotidiani sportivi.

Vendette a parte, la nuova edizione made in Panini si distingue come al solito dalle ingombranti arlecchinate tipiche della casa modenese, che se non hai una collezione in technicolor non sono contenti. E vabbè, dici, l'importante è ciò che sta all'interno. E cosa troviamo all'interno? Una nuova traduzione di nomi e tecniche: ecco quindi sparire Bart, Lynn e Yuria, rimpiazzati da Bat, Rin e Yuria. Questo per la volontà degli autori e dell'editore giapponese. Dicono.
Ma almeno i dialoghi filano? Per un buon 80% sì, poi sembra che certi dialoghi siano stati scritti alla membro di segugio o senza rispettare il registro del personaggio.
Il resto della confezione non è niente male: i volumi si aprono bene, senza paura di ritrovarsi le pagine in mano o di rovinare le costine, e la stampa è veramente molto buona (bene la resa di retini e neri).
Alla fine di ogni volume troviamo degli approfondimenti sulle tecniche, mostrate nelle pagine precedenti, e basta. Dannazione.

Nonostante la giuoia di ritrovare Ken in edicola, c'è il rammarico di non avere in mano un'edizione spaccacooli, considerato che sarebbero bastati un paio di accorgimenti in più.

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*Leggo in giro che in realtà è del 1987, l'edizione con le pagine in più. Non potendo controllare per bene, mi limito a segnalarlo qua.

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