05/06/11

[CHIACCHIERE] Mozzarella per pizza

Domenica sera.
E' tempo di pizza. O almeno, lo sarà tra svariati minuti.
Al momento il tempo è occupato dalla preparazione per la suddetta pizza. Il nostro protagonista, in questo caso, sta accuratamente tagliando la mozzarella e, intanto, segue nella TV sintonizzata sul primo canale, quel quiz show condotto da quel noto presentatore dalla pelle esageratamente abbronzata, scura come... ci siamo capiti?
Sta per arrivare il momento della pubblicità, ma prima, come ogni sera, il conduttore incalza il pubblico a casa a "giocare con loro", rispondendo ad una semplice domanda a tema musicale: in questo caso il verso della canzone da associare al cantante era "C'è chi dice no! (x2) Io da qui non mi muovo!".
Conosciamo già la risposta esatta, no? Anche per il Nostro è cosi, visto che comincia a pensare a quel personaggio, a quell'anzianotto signore che ancora raglia canta vantandosi di essere giovine e gagliardo. Gli viene in mente una scenetta divertente, riguardo quella frase. Allora chiama la sorella che staziona come consuetudine in camera sua, usufruendo del computer.
Lui al momento è impossibilitato, per cui incarica lei di buttar giù uno sketch veloce della scenetta divertente, in modo da non perdere l'idea originale (NOTA: che lui spesso e volentieri incasina una semplice idea per cercare di renderla più articolata e complessa).
Scorrono diversi minuti, il nostro protagonista ha concluso il suo lavoro di taglio e assiste al programma di cui sopra.
La sorella irrompe in soggiorno con un fogliaccio in mano.
Lo mostra al fratello.
Lui ride.
Ride di gusto.
E pensa "Che diavolo, non c'è nemmeno bisogno di rimetterci mano, è perfetto così". E infatti cosi è rimasto, tant'è che lui l'ha preso, scannerizzato ed inserito nel proprio blog.

02/06/11

HgOTelSVeNmVBMhdF#1: Franky


Benvenuti siore e siori al primo appuntamento con Ho gli occhi tristi e le scarpe vecchie e nessuno mi vuole bene. Ma ho da fare. il programma dedicato a vecchi personaggi della letteratura (e anche del cinema, perchennò) horror. Che fine hanno fatto? Come si guadagnano da vivere? A queste domande rispondiamo noi, ladies and gentleman.
Primo ospite di Ho gli occhi tristi e le scarpe vecchie e nessuno mi vuole bene. Ma ho da fare. è il Mostro di Frankenstein, o, come lo chiamano gli amichetti, "Franky".
Franky lavora come buttafuori per locali porno (nessuna distinzione, sia etero che gay, per arrotondare lo stipendio). Ammette che la piega che ha preso la sua vita gli piace tanto, ma a volte ha nostalgia di qualcosa di indefinito e vorrebbe farla finita.
Applausi, pubblico.
E con questo chiudiamo la nostra prima puntata.
Arrivederci alla prossima, con l'Uomo Lupo!

("Sei un salato madico" © mia sorella)("Avevo gli occhi tristi, le scarpe vecchie e nessuno mi voleva bene. Ma avevo da fare." © Charles Bukowski)

31/05/11

[SKETCH] Usurpatore! Cadrai, sotto i colpi della mia scure!

(E con questo chiudo i post sui nuovi disegni.)
Non sarebbe concluso, ma al momento proprio non mi riesce di finirlo. Capita.

30/05/11

[SKETCH] Per crescere sani e forti...

...randella un po' di stolti.
No, vabbè, scusate.

29/05/11

[CHIACCHIERE + OMAGGI] Due storie brevi

Un sabato mattina.
Due giovani (una lei e un lui, o un lui e una lei) sono al lavoro, ma la giornata è dannatamente poco vivace che qualcosa bisogna inventarsela assolutamente.
Lui prende allora un foglietto e una penna, come è solito fare anche nelle giornate più movimentate e in altri momenti, magari poco consoni.
Lei osserva.
Una volta concluso l'imbrattamento del foglietto da parte di lui con sketch di persone incazzate agitate e mostri e sangue e suore teppiste, lei esegue lo stesso lavoro, estrae dalla mensolina di fogli riciclabili un paio di ex-tronchi d'albero ed inizia a lavorare. Per scherzo, la prima cosa che crea è il ritratto del collega al suo fianco, forse memore del disegno fatto da lui su richiesta (insistente) di lei. Il tratto è semplice, ma la figura finale accende nel nostro protagonista maschile un certo compiacimento nel vedere quanto riesca a trascinare con l'attività del disegno.

***
Un altro sabato mattina.
Sempre gli stessi protagonisti.
Sempre la stessa metà giornata colma di noia.
Sempre lo stesso sviluppo: lui disegna, ma stavolta con un soggetto ben preciso, il Pinocchio più da incubo che abbia mai realizzato. *Cari lettori, posso già anticiparvi che non lo vedrete ora, ma soprattutto, che l'obbiettivo del nostro lui non ha avuto l'esito sperato.*
Questa volta, lei non aspetta che lui finisca, anzi, dopo essersi armata con gli strumenti necessari, realizza il suo Pinocchio sulla scia di quello del collega, anticipandone però le mosse. Tant'è che il nostro giovine protagonista maschile, vigliaccamente, seguirà le tracce di lei, trovandole decisamente più convincenti di quelle pensate fino a pochi momenti prima dalla sua mente.